Statisticamente la volatilità implicita sulle opzioni dell' SP500 , che è espressa dal VIX, in attesa di eventi importanti tende a salire in misura maggiore di quanto in realtà dovrebbe fare : in tali occasioni molti trader o investitori tendono a sfruttare queste situazioni vendendo la IV in eccesso utilizzando diverse modalità operative aspettando che la stessa "scenda" al verificarsi dell'evento.
Situazione nervosa sull'indice SP500 che in mattinata ha toccato un minimo a 3250 punti. Come si evince dal grafico , il sistema ha ideato dei supporti "ideali" ( linee gialle) sfruttando un algoritmo che evidenzia i livelli di prezzo toccati negli swing e i relativi volumi accumulati. Il supporto piu' vicino è a 3200 punti e fino a circa 3000 punti c'è una congestione dei prezzi che è supportata da discreti volumi ( parte destra del grafico ) : fino a 3000 punti una eventuale discesa sarebbe nelle "corde" ed assorbibile dal mercato; sotto i 3000 punti ci si dovrebbe preoccupare poichè i volumi a sostegno dei prezzi sono molto esigui, la IV ( volatilità implicita ) come si evince dal grafico ( nella parte bassa ) è già su valori molto elevati rispetto alla sua media storica : è vero che manca poco al responso delle elezioni negli USA e la volatilità esprime anche l'incertezza sul risultato ma è altresi vero che a valori cosi' alti sconta una certa "inquietudine e preoccupazione" del mercato sulla situazione attuale dei contagi da Covid 19 nuovamente saliti e preoccupazione su nuovi lockdown.
Statisticamente la volatilità implicita sulle opzioni dell' SP500 , che è espressa dal VIX, in attesa di eventi importanti tende a salire in misura maggiore di quanto in realtà dovrebbe fare : in tali occasioni molti trader o investitori tendono a sfruttare queste situazioni vendendo la IV in eccesso utilizzando diverse modalità operative aspettando che la stessa "scenda" al verificarsi dell'evento. Brutta caduta dell'indice SP500 in questa settimana che ha proseguito la discesa con molta forza. Gli eccessi delle quotazioni , supportate dalla eneorme liquidità e dal denaro a buon mercato hanno creato la "tempesta perfetta" . Molti livelli rotti fanno scattare dei sistemi di vendita automatici, riposizionamenti a benchmark in funzione della volatilità e dei drawdown massimi stabiliti, paura per il rallentamento dell'economia reale, causata dall'estensione dei contagi del coronavirus che ha causato il blocco delle attività lavorative ed imprenditoriali che incideranno fortemente sul Pil dei Paesi interessati ( ma anche in quelli meno coinvolti dal virus poichè oramai siamo in una economia globalizzata).
Passando ai livelli e a cio' che interessa piu' l'immediato voglio mettere come prima immagine l'impennata della volatilità implicita sulla scadenza corrente ( marzo ) . E' impressionante ; solo nel 2008 ho visto movimenti cosi' bruschi e repentini e i book "poveri" del denaro lettera. Questo causa anche improvvisi cambiamenti di fronte nell'intraday difficilmente interpretabili ( ricoperture degli short, aperture long, di nuovo aperture short a protezione portafogli , ecc , che causano i classici movimenti random ). Mi aspettavo un ribasso , visto che sono sempre stato delta negativo nella operatività ma non di questa portata in una sola settimana. I livelli toccati nei minimi a 2853 di venerdi sono entrati dentro la congestione dei prezzi ( vedi allegato quadrato giallo ) che va dai minimi di marzo a 2750 ai massimi di novembre a 3000 punti , accumulazione che ha prodotto , alla sua fuoriuscita il rialzo degli ultimi tre mesi . Il supporto piu' vicino ai minimi di venerdi ( che ora rappresentano il supporto prinicpale per l'immediato ) sono a 2817 punti , sotto i quali si andrebbe direttamente sulla base della congestione a 2750 punti. Al rialzo la prima resistenza è a 3000 punti ( il future ha fatto 2998 punti nel fantastico rialzo degli ultimi 20 minuti di contrattazione venerdi ) e il successivo è a 3100/3120 punti dove si andrebbe a chiudere il secondo dei gap lasciati da queste tre candele ribassiste. La candela daily di chiusura di venerdi è una sorta di hammer , candela che in analisi tecnica rappresenta una sorta di fine ribasso ( poichè i minimi della candela sono stati riassorbiti e c'è stata addirittura una chiusura positiva ) ed è un primo segnale di "speranza" sulla fine del ribasso, ma deve essere confermata dalla candela successiva, cioè quella di lunedi , perchè una rondine da sola non fa primavera. Ci sono voci che possa essere intervenuta, come a volte accade , la longa manus delle banche centrali, piu' volte invocate e chiamate ad un intervento "d'urgenza" da diversi economisti USA per una immissione straordinaria di liquidità e di un taglio repentino dei tassi ( che in sostanza è anch'esso una immissione indiretta di liquidità ). La Fed si riunirà a metà marzo e come ha sempre dichiarato, monitorerà i mercati , come ha sempre dichiarato, prendendo decisioni coi dati alla mano e non prima . La discesa ha fatto paura perchè SP500 si è fatto un -16% dai massimi a 3397.50 ai minimi a 2853 in una sola settimana ma era fisiologico uno storno salutare, in tanti lo auspicavano , perchè i mercati salivano in modo anomalo per l'enorme liquidità immessa dalle banche centrali. Non so quanto possa incidere questo coronavirus sulle economie mondiali, neppure il mercato lo sa , è difficile fare previsioni, ed è proprio l'incertezza che non piace ai mercati che "scatena" le vendite e mantiene alta la volatilità implicita ( vedi figura allegata ) . A meno di nuove notizie da lunedi questi sono i livelli e prima di cantare vittoria per il bel recupero di venerdi , la IV cosi' alta non lascia trasparire un immediato assestamento dei prezzi. Io non riesco a fare previsioni per il lungo periodo, leggo affermazioni di Trump per "spiegare" la discesa dei mercati dando la colpa all'ascesa nei sondaggi dei suoi rivali politici, ( ecco cosa vi succederà se non vinco le elezioni , in sostanza ) del coronavirus che si espanderà fisiologicamente in altri Paesi e contaminerà la fragile ripresa economica , l'impatto sul Pil negativo, il taglio delle stime sugli utili delle aziende secondo un report della GS , e tanti altri motivi che potete leggere in rete. Tutte congetture che servono a poco per la reale operatività che deve seguire i livelli quotidianamente. Capire dove sarà il bottom è impresa ardua. Per rimanere in tema la ripartizione è passata al 35% di put andate ITM ( venerdi durante la sessione siamo arrivati al 51% ) . Gli Open Interest sul future hanno avuto un aumento considerevole, visto l'utilizzo del derivato per l'operatività reale ( copertura di posizioni andate ITM, ecc ) . A mio avviso non è finita. Per quanto riguarda la mia idea operativa ( rivelatasi pessima ) di vendere put sullo strike 2800 scadenza marzo , per onestà intellettuale, devo dire che non è rimasta solo una idea ma l'ho fatto veramente. Fortunatamente , e chi mi legge e conosce lo sa bene, non rimango mai statico "sul pezzo" ( metto la cera , tolgo la cera ) quando le cose si mettono al peggio e cerco di mantenere sempre un profilo di rischio adeguato ( money management ) ma questa volta la velocità e l'ampiezza della discesa e le aperture in gap down ( penalizzanti chiaramente ) mi hanno concesso ben poco. Per farla breve ( dopo acuni acquisti e vendite a prezzi tra 12 e 18.50 ) ero rimasto con una put 2800 marzo venduta a 14.50 che contavo di incassare a scadenza : l'operatività e l'attenzione su altre operazioni e strategie importanti sul portafoglio mi ha fatto attendere gli eventi su questa sola posizione naked. Ho aspettato venerdi per venderne un altra a 84 ( non metto i prezzi migliori , come potrei fare furbescamente , altrimenti non avrebbe neppure senso parlarne ) portando il prezzo medio di carico a 48 e lavorandola da "futurista" , ma è continuata a salire fino a 110. Lo scopo era quello di chiuderle entrambe in pari su un eventuale rimbalzo del mercato. Il mercato è rimbalzato fino all'area di resistenza dove vi erano tantissimi volumi per ben due volte , area 2930/2940 ma la volatilità altissima sulle OTM ( come succede sempre in questi casi , la curva della volatilità è andata addiritturain backwardation ) impediva al prezzo di scendere , mi sono messo a 60 in ricopertura pensando di stopparne una con una perdita di 12 punti e lasciare solo una opzione a mercato. Qualora il mercato fosse rimbalzato avrei portato a scadenza una put venduta a 48 ( recuperando anche lo stop di 12 punti ) . Ma niente il mercato ha continuato a scendere ed è tornato vicino ai minimi. A quel punto , aiutandomi anche con altri strumenti di rilevazione che utilizzo per il trading intraday , l'order flow , ho visto che sui 2868/2870 iniziavano ad esserci piu' volumi in acquisto. Ho deciso di fare "un long" anche con questa posizione , quindi ho chiuso una put 2800 a 90 ( perdendo 42 punti ) e ho rollato il rischio ( aumentandolo chiaramente , perchè era come entrare long, chi opera realmente sui mercati riuscirà certamente a seguirmi ) vendendo 2 put strike 2600 a 50 ( ho cercato uno strike piu' distante con un premio che mi permettesse di recuperare il loss subito ) e per precauzione , visto che avevo 8 punti di credito ( 50 -42 ) ho comprato una spread di put a protezione davanti comprando la 2700 put a 72 e vendendo la 2650 a 62 . A quel punto avevo ancora una put strike 2800 in carico a 48 che ho chiuso , anche un po' fortunatamente, a 60 , dove avevo lasciato l'ordine iniziale , in chiusura degli indici , quando SP500 è arrivato a fare 2998 punti dalle 22.30 alle 23. Quindi ho perso in totale 42 + 12 = 54 punti e ho rollato la posizione e il rischio sullo strike 2600 ( che con l'incasso dei suoi premi , qualora il mercato non vi arrivasse a scadenza , mi farebbe recuperare il loss subito dallo strike 2800) Contestualmente ho venduto anche una call strike 3000 a 100 perchè non sono convinto che sia finita qui e potrei anche incassare qualcosa da qui ma qualora proseguisse il rimbalzo, preferisco gestirmi il premio della call come valore intrinseco piuttosto che la volatilità implicita delle put che fa esplodere i premi e se non si hanno margini sul conto portano ai margin call ( chiusure forzate delle posizioni da parte del broker ) . Bella discesa dell'inidce SP500 che è andato a chiudere le incombenze piu' vicine.
I minimi di ieri corrispondono proprio ai minimi del 31/01/2020 a 3214 punti. Rimane un gap intorno ai 3205 punti che con questa negatività dovrebbe andare a regolare. In ogni caso, per il breve periodo , dato il vistoso gap down lasciato dall'indice nella giornata di lunedi 24/02 ( alquanto insolito per ampiezza sugli indici USA ) , ritengo che ulteriori discese nel breve che possano rompere quei minimi a 3214 porterebbero alla chiusura del gap a 3205 e come ultima istanza ad una estensione fino alla zona di prezzi intorno a 3180 punti che rappresenta il 38.2% di fibonacci dell'ultima estensione rialzista. Queste considerazioni vengono dal fatto che a 3200 ci sono tante put in posizione , che in un trend forte ( anche se sappiamo che ci sono le immissioni delle banche centrali ecc , la liquidità ancora fino a fine marzo c'è ed è in programma, sebbene ridotta come valore assoluto ) il 38.2% è un primo fisiologico ritracciamento dove poter rientrare a mercato per i grossi operatori. Quindi, supportato da queste considerazioni , si potrebbero vendere opzioni put strike 2800 scadenza marzo ( dal supporto 3214 fino al 38.2% quindi fino a zona 3180 punti ) qualora ci arrivasse in questa settimana in alternativa al classico long future , visto l'aumento della volatilità. Battuta d'arresto per l'indice guida SP500 che ha "sentito" per ben due volte la resistenza e i volumi delle call sullo strike 3400 punti che avevo evidenziato nella analisi precedente. I prezzi hanno tentato la fuoriuscita dalla congestione primaria già evidenziata negli aggiornamenti precedenti ( vedi immagine) con l'apertura il gap a 3357 , subito respinti, andando a ripercorrere , in spike, nella notte col future, i 3304 punti ( come avevo supposto si era dimostrata una falsa rottura ) . Questo livello ha prodotto nuovamente un inaspettato rimbalzo , viste le dinamiche ribassiste della sessione notturna del future , riportando i prezzi sui massimi del giorno a 3357 punti per poi confermarne il giorno seguente la rottura. Nel frattempo le put che non erano apparse in concomitanza delle call strike 3400 sono state inserite a mercato nei due giorni successivi. Per questo è fondamentale seguire la dinamica giornaliera dei movimenti delle posizioni dei grossi operatori per riuscire a farsi un quadro piu' completo della situazione.
Il ribasso provocato dalla sorta di doppio massimo a 3397 punti fatti col future ha trovato un minimo a 3339 punti. Venerdi 21/02 è stato sforato con un minimo a 3328 per poi essere riacciuffato in chiusura. Si capisce bene quindi , guardando solo la dinamica dei prezzi che la perdita dei 3339 punti ma ancora di piu' la perdita dei 3328 punti del minimo giornaliero porterebbe a ripercorre , a mercati aperti, la spike fatta nella notte del 5/2 dal future e chiudere il gap lasciato su quei prezzi. Qualora la discesa dovesse continuare con la perdita del primo forte supporto posto a 3300 punti , c'è un altro gap da chiudere poco sotto a 3268 che sarebbe alquanto auspicabile per una continuazione del trend in corso. Come leggo spesso i gap si chiudono quando il mercato ha voglia di chiuderli : è vero; ma senza andare ad approfondire la dinamica dei gap e la loro tipologia ( i gap hanno un senso e non vengono a caso sui livelli, quelli che non si chiudono entro i 3/5 giorni lavorativi) posso affermare che , statisticamente, quando i prezzi sono in tendenza e vanno nella direzione del gap questo funge da attrattore ( l'ho scritto diverse volte ) proprio per la sua caratteristica di "vuoto di volume". Al contrario se i prezzi dovessero superare i massimi di venerdi a 3360 punti la tendenza ribassista di breve perderebbe forza. Gli OI sul future mostrano un allegerimento delle posizioni e la ripartizione ha ancora un po' di spazio di ribasso per tornare ai suoi parametri di "inizio di tendenza". Forte recupero dell'SP500 dopo la discesa che ha utilizzato come trigger per una salutare correzione il coronavirus. Faccio un attimo il punto dei movimenti : il primo tentativo di rimbalzo dopo il primo accenno di ribasso è arrivato a 3293 ( dove vi era un lap down da chiudere , il gap era 3283 ) e ha prodotto l'123 di Ross ipotizzato nella precedente analisi per la gamba successiva di ribasso che è terminata sui minimi a 3212 punti , a soli 7 punti dalla chiusura del gap che ha lasciato aperto a 3205 punti, per rimbalzare in chiusura a 3224.
Ho evidenziato come ci fosse un forte supporto primario nello strike delle opzioni put a 3200 , ho chiuso delle call vendute e ho aperto anche in put ( per bilanciare il delta della posizione ma in misura minore come già detto , rimanendo delta negativo) sullo strike 3100. Sono rimasto con call vendute ( in una strategia di ratio ridotto , quindi con parziale copertura che in sostanza allunga il BEP ) e non mi sono chiuso alla rottura rialzista del livello di 3293 ( che era diventato lo spartiacque tra rialzo e ritorno per la seconda volta delle vendite) per due motivi ; 1) perchè c'è stata una apertura in gap up che mi ha indotto ad attendere gli eventi fino alla chiusura dei mercati ; 2) perchè i prezzi hanno fatto un massimo a 3305 punti , nella sessione ordinaria a cash aperto, senza andare ad intaccare il 50% della candela del 24/01/2020 che ha prodotto il ribasso. Il giorno seguente il mercato ha aperto ancora in gap up a 3312 punti ed ha continuato a salire. Ieri ha chiuso sui massimi a 3335 punti mentre il nasdaq ( che solitamente è precursore dei movimenti ) è rimasto al palo ma aveva segnato un +2.46% il giorno precedente ( aggiornando per l'ennesima volta i suoi massimi storici assoluti) , quindi i due indici si sono allineati denotando una buona rotazione settoriale che solitamente accompagna un momento di "riflessione" sui titoli che hanno corso tanto previlegiando per ultime le utilities. La proiezione della congestione appena rotta nella notte col future che segna ora 3355 punti ha un target di circa 3400 /3420 punti proprio dove in questi ultimi due giorni sono apparse due pile enormi di call ( vedi immagini allegate ) . Gli OI sul future sono chiaramente aumentati di molto per seguire il trend in funzione di copertura delle call andate itm che sono arrivate al 51% . Questo valore è interessante da seguire e ho fatto un nuovo grafico che compara l'indice di ripartizione con quello del sottostante e si vede come , in occasione dello storno fino a 3220 punti la ripartizione sia arrivata intorno al 30/35% livello da cui partono i trend ( come spiegato nella sezione didattica ) e puo' essere visto , in una nuova funzione statistica, rapportato ai movimenti correlati di call e put , come una sorta di pull back. Il put call ratio è diminuito e questa è l'unica "nota stonata" in tutta la normalità/ripetitività di questi movimenti. Non sono state aperte put a supporto del trend in questa fase rialzista e sono stati aperti molti contratti in call strike 3400 e 3450 (come da immagini allegate ): o gli operatori professionali sono rimasti sorpresi ( come me ) dai rialzi fatti tutti in gap nella notte ( oramai la nuova "moda" è questa, superare le resistenze con gap up e consolidare col cash aperto) o pensano che il mercato possa/debba tornare sui suoi passi denotando una falsa rottura dei massimi. Io propendo per questa seconda ipotesi . Bel rimbalzo dell'SP500 dopo 2 giorni di ribassi causati dalla paura del contagio del coronavirus.
Il rimbalzo è terminato esattamente alla chiusura del lap lasciato aperto a 3293 punti e potrebbe aver prodotto , come scrivevo ieri nella chat adibita a queste analisi/operatività, il classico 123 di Ross ( evidenziato nella immagine allegata ) . sarebbe un pattern da manuale in queste circostanze di inizio correzione , rimbalzo e prosecuzione della correzione fino a 3205 punti ( come ho scritto nella precedente analisi ) dove vi è un gap da chiudere. Per farlo deve perdere i minimi a 3233 segnati nelle sessione del 27 gennaio. Occorrerà monitorare giornalmente l'evoluzione degli OI sulle opzioni ma soprattutto degli OI sul future per capire/valutare se , qualora il ribasso dovesse proseguire nelle prossime sessioni, si potrebbe scendere anche sotto al supporto dei 3200 ed arrivare intorno ai 3155 punti, parte alta di una bella congestione e che rappresenta il 38.2% di ritracciamento di tutta la salita. Per quanto riguarda l'operatività ho venduto una put strike 3100 sui prezzi di 3243 punti di future ( visto l'aumento della volatilità e di conseguenza del premio ) da "sacrificare" in caso di ulteriore discesa per la buona causa delle call vendute che sono in gran lunga maggiori. C'è stata chiaramente una diminuzione di future in questo ritracciamento e la funzione di ripartizione è scesa al 50% di call ITM su marzo e del 45.3% su giugno. ( vedi allegato ) . Le put sullo strike 3200 continuano ad evidenziare come il primo supporto/target sia ancora ferreo . Battuta d'arresto per l'indice guida dopo aver toccato i suoi massimi storici a 3337.50 punti.
I massimi storici conseguiti in data 17/01 hanno prodotto una enorme mole di volumi e il doppio massimo fatto in apertura dei mercati venerdi 24/01 e il conseguente ritracciamento ha confermato che , al momento, in quella circostanza il mercato è stato venduto confermando la statistica da me sempre evidenziata e descritta che il doppio massimo assoluto quando viene toccato "paga" sempre, cioè innesca sempre un piccolo ritracciamento e rende soddisfazioni al day trader. Ora, facendo una analisi piu' approfondita e generale possiamo vedere che i minimi a 3301 che hanno retto e prodotto il rimbalzo fino al doppio massimo sono stati persi in chiusura ( vedi ultimo rettangolo di congestione di 36 punti ). Questo tecnicamente significa che puo' essere molto plausibile il ritest della parte alta della congestione piu' in basso ( livello di supporto 3261 , intermedio con volumi 3272) che non è altro che un classico pull back di una resistenza che è stata violata. Guardando la posizione degli Open Interest aggiornata a venerdi si puo' notare come in questa discesa molti future sono stati chiusi ( OI sul future diminuito molto , vedi immagini allegate ) e che le prime put si trovano posizionate sullo strike 3250. La funzione di ripartizione che non fa altro che evidenziare le call a mercato ( soldi reali , non congetture grafiche ) andate ITM erano arrivate al 68%( vedi allegato ) in chiusura ma ad una percentuale maggiore durante la sessione aperta e, come ho detto già altre volte, sulle scadenze trimestrali , a distanza di circa 2 mesi dalla scadenza ( settlement) non è capitato quasi mai che si arrivasse a mandare ITM una percentuale cosi' alta di opzioni . Vedremo lunedi se la motivazione ( pretesto ) scatenante della correzione, il coronavirus inciderà nella notte sui mercati asiatici e se i future USA ( come penso) ne risentiranno e toccheranno i supporti indicati . Se la correzione dovesse continuare e non essere un fuoco di paglia come le precedenti innescate dagli "screzi" in Iran , c'è ancora il gap da chiudere a 3205 che puo' essere il target del movimento . Per quanto riguarda la mia operatività ho incrementato le call vendute negli ultimi 2/3 giorni proprio sulle aspettative di un ribasso ma non le ho portate over ma chiuse ( purtroppo) sul supporto dei 3300 punti incassando qualcosa ugualmente e alzando il prezzo di carico delle rimanenti. Ho chiuso dei vertical spread in call a protezione delle call vendute perchè erano andati molto ITM ( pagavano quasi tutto lo spread scelto, io li faccio di 50 punti gli spread ) e mi sarebbe "spiaciuto" , in una eventuale correzione ( febbraio statisticamente è mese di correzione nella sua prima quindicina, a maggior ragione dopo questo estenuante rialzo ) lasciare a mercato il gain maturato ma soprattutto il costo delle spread. Costo dello spread che non ho potuto salvaguardare sugli spread fatti in put a debito per cavalcare una eventuale correzione che non è avvenuta nei tempi/modi da me auspicati, quindi ho chiuso degli spread in loss sulle put ( oramai lontani ed irraggiungibili ) ma anche dei bull put spread costruti davanti dove oramai gli incassi erano definiti , recuperando una parte della cifra spesa. Di queste combinazioni operative che ho in portafoglio, aperte nelle diverse fasi di mercato, ne parleremo dettagliamente al corso del 21/22 marzo a Rimini improntato sulla reale operatività. Continua imperterrita la salita dell'indice guida SP500 trainato dall'enorme liquidità che stanno iniettando le banche centrali , in special modo la Fed coi le sue operazioni Repo , Repo che dovevano terminare il 12 gennaio corrente mentre , in un articolo proprio di questi giorni si sta prendendo in considerazione l'ipotesi di mantenerlo ancora per evitare "crisi di liquidità" agli operatori . Tutto questo appare assurdo e "pilotato" per sostenere i mercati che il presidente Trump vuole mantenere come punto a favore per la rielezione. L'analisi grafica e la composizione delle posizioni a mercato continuano a farci vedere un quadro roseo, risk on, nessun timore neppure in occasione dei "venti di guerra" con l'Iran , i grossi operatori non hanno modificato di una virgola le loro posizioni rialziste e lo vediamo con l'interpretazione ed elaborazione degli Open Interest , posizioni reali a mercato.
Il put call ratio è salito da 2.31 a 2.36, le call sullo strike 3300 ( mi riferisco alla scadenza marzo ; sono le trimestrali che danno l'idea del trend e dei "livelli" target , le rilevazioni sulle scadenze correnti , mensili, servono per capire quanto e come stanno utilizzando il future per coprire/hedgiare il portafoglio ) sono ancora molte ma già ieri sono state rollate su strike piu' alti quali 3350 e aperture di nuove posizioni a 3400; gli OI sul future mostrano un incremento molto alto ( dopo qualche giorno di incertezza e mantenimento ) in seguito alle parole distensive di ieri di Trump riguardo agli attacchi subiti senza alcun danno per gli USA e alleati . L'incremento è causato dalle ricoperture sul future, dalle coperture delle call ITM che sono salite al 57% della ripartizione e dai gestori sottopesati che devono necessariamente sfruttare ogni piccolo cedimento per andare a benchmark. L'analisi grafica mostra una congestione primaria ( area viola in basso nel grafico ) che ha fatto da base per questo rialzo ; guardando da piu' vicino si puo' vedere una congestione piu' piccola ( viola sull'inidce, gialla sul future che ha segnato 3181 punti nella notte ma in open del cash era nuovamente in parità ) che ha proiezione grafica, cosi come la congestione primaria a circa 3300 punti di future. Venerdi ci saranno i payroll, vedremo se , viste le posizioni in opzioni sul target grafico , i mercati si fermeranno ad attendere le trimestrali e le decisioni della Fed. Apertura col botto la prima seduta dell'anno degli indici americani ( anche degli Europei che si sono riallineati ) sull'entusiasmo dell'ennesimo twit di Trump sull'accordo con la Cina. Molte posizioni che scadevano in dicembre sulle opzioni sono state "rollate" e il future scadenza marzo è rimasto a mercato per diversi motivi , tecnici, di copertura, e di chiusura anno , di abbellimento dei bilanci, della ulteriore immissione di liquidità da parte della Fed con i Repo della vigilia di Natale e di Capodanno. Tutta questa liquidità , già promessa alla luce del sole , con immissione di liquidità di 500 miliardi di dollari , causa necessariamente degli "squilibri" e degli eccessi che , personalmente, reputo momentanei.
A mio avviso i mercati stanno scontando quasi tutte le buone notizie , infatti gli operatori hanno rollato il rischio sullo strike call 3330 -3350 e in ultima istanza a 3400. Non sono livelli molto lontani in termini percentuali: solitamente nelle scadenze trimestrali i livelli sono "relativamente" lontani e rappresentano dei target che il mercato ritiene difficilmente raggiungibili o raggiungibili col tempo. A breve avremo le trimestrali in USA e la fine del Repo a metà gennaio e penso che un aumento della volatilità associato ad uno storno potrebbe arrivare. La funzione di ripartizione è già arrivata al 61% con la chiusura di ieri sera a 3259 e , a meno che non chiudano tutte le call a mercato e le rollino in verticale o in diagonale lasciando spazio percentuale al crossover direi che arrrivare subito al 70% che è il primo indicatore di "mercato tirato" sarebbe una situazione riscontrata solo una volta dalle mie statistiche ed è un evento assai raro. Gli OI sul future sono bassi ma lineari, significa che non vengono chiuse o aumentate posizioni a mercato ma mantenute. Gli strike piu' gettonati in put sono le leg 3050 -3100 e 3150 con molti contratti aperti anche durante la salita. Il put call ratio è sceso dall'eccesso a 2.45 a 2.31 ma rappresenta ancora un forte sentiment rialzista sui mercati. Uno storno lo ritengo fisiologico visto che , anche le statistiche sui grafici lo chiamano dopo circa 350 punti di rialzo nell'ultima salita. Gli strike e i target grafici a mio avviso coincidono alla perfezione con un eventuale approdo del ribasso ( eventuale ) . Per quanto riguarda la mia operatività ho un at now in sofferenza ( ma neppure tanto ) perchè ho venduto call sulle scadenze giugno e marzo ( poche per fortuna e mai naked ) e le ho incrementate ieri in chiusura rafforzando gli spread davanti lasciando un po' di payoff sul terreno. Il delta negativo l'ho aumentato comprando put ( in spread sempre piu' vicini al prezzo ) vista la bassa volatilità che porta la spesa ad un esborso accessibile. Al primo aumento della volatilità finanziero' gli acquisti vendendo put strike lontani ( con piccoli ulteriori accorgimenti ma sono dettagli inutili) . In caso di discesa iniziero' ad alleggerire le call vendute di ieri aperte sul gap di apertura e in chiusura dei mercati. Nulla di nuovo sotto il sole : l'indice guida sta seguendo il suo tabellino di marcia. In questi giorni non ci sono stati movimenti sostanziali che hanno fatto presupporre ad un cambiamento di rotta. Malgrado gli appuntamenti importanti di questa settimana gli operatori istituzionali non hanno cambiato nulla nelle posizioni a mercato. Il target grafico postato nelle analisi precedenti è ancora valido ma credo proprio non si riesca ad andare oltre; l'indice di ripartizione è al 62.3% di call andate ITM ; gli operatori non si azzardano ad aprire nuove posizioni , come si vede dal call-put ratio rimasto invariato da giorni , anzi stanno piuttosto facendo quello che fanno sempre in queste occasioni, aumentano le put ( sostenendo il trend ) avvicinandosi sugli strike anche ATM in prossimità della scadenza tecnica che sarà la prossima settima. E' fisiologico vedere questo atteggiamento poichè i future rimasti a mercato sono tanti ( vedi allegato nelle colonne violetto ci sono gli OI totali , non fatevi ingannare dalla diminuzione degli OI su dicembre poichè negli USA iniziano a lavorare sul future della successiva scadenza una settimana prima ) e molte put sono di copertura.
Gli Open Interest sono diventati " di moda" ; visto che le analisi e osservazioni "tradizionali" da sole, come sostengo da anni , hanno un valore statistico relativo ( se non supportati ed integrati da numeri reali di posizioni a mercato ) ora leggo in tanti che parlano di OI ( in questo ambiente ci si copia, si prende qualche concetto qua e la da chi ha piu' esperienza o conosce meglio i mercati ) senza alcuna cognizione di causa, senza conoscere le dinamiche con le quali vengono create le posizioni a mercato e come si sviluppano le eventuali "coperture/correzioni" . Prendono dati statici da siti ufficiali senza averli elaborati giornalmente nella loro evoluzione ma cosi', da soli, non significano nulla. A volte leggo di ratio che non hanno alcun significato statistico nè aiuto operativo. Questa la nuova situazione degli operatori a mercato : PS: mentre scrivo il dax che ha fatto un max a 13458 ed ora sta a 13379 , lo stoxx 3772 e d ora sta a 3755 e SP500 3184.75 ed ora sta a 3179 solo per ribadire che lo short sulle aperture in gap paga tutti i giorni sugli eccessi , basta solo mettere la cera e togliere la cera. A 3200 target grafico andremmo sul 70/72% di ripartizione , e , come ribadisco da settimane sarebbe un target fisiologico ed un eccesso statistico per questa scadenza tecnica. Lo strike 3150, ad oggi è il baricentro per il settlement , lo strike 3200 quello che deve dare prova di forza. |
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Luglio 2021
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