Alla luce della quasi inalterata movimentazioni degli OI e una leggera ripresa delle coperture col future durante la sessione ordinaria, la funzione di ripartizione è rientrata nella zona di neutralità ; tecnicamente i prezzi sono ancora sopra alla congestione primaria quindi ancora in fase "positiva" di rimbalzo. Nel grafico allegato vi sono evidenziate in modo chiaro le zone di lavoro dove i prezzi hanno trovato il "confronto" tra compratori e venditori : siamo tornati nella "zona di nessuno " : oggi ci saranno i payrolls ( importanti) e vedremo quale sarà la zona dei prezzi che il mercato stabilirà "come equilibrio" alla luce dei nuovi posizionamenti monetari per capire quale sarà la "tendenza" per i prossimi giorni.
La zona dei prezzi in area 4600 punti ha contenuto il rimbalzo che era in atto. Quando si rompono delle congestioni di prezzo ( specialmente in una fase di rimbalzo ) sovente si vedono dei pull back dei prezzi sulla parte alta della stessa , in particolar modo in questa fase poichè vi era un grosso vuoto di volumi lasciati nei prezzi durante la salita, da qui la mia idea di "fine corsa" e consolidamento manifestata nella precedente analisi. Come abbiamo potuto vedere ieri l' indice è sceso in maniera importante ( -25% di Facebook ) ed il movimento ha già fatto quello che mi aspettavo. La trimestrale e la guidance di Amazon ieri sera dopo la chiusura dei mercati ( segnava +16% in after hour dopo aver perso oltre il 7% durante la sessione ordinaria ) ha fatto rimbalzare in modo prepotente i future dopo la chiusura e li sta mantenendo alti con un guadagno del +1.15% sul globex anche ora mentre sto scrivendo sui 4520 punti. La volatilità è salita ed i movimenti sono molto piu' ampi di quelli che eravamo abituati a vedere negli ultimi anni di sola salita e quindi quello che ci si poteva aspettare in qualche giorno a volte succede in un giorno e una notte.
Alla luce della quasi inalterata movimentazioni degli OI e una leggera ripresa delle coperture col future durante la sessione ordinaria, la funzione di ripartizione è rientrata nella zona di neutralità ; tecnicamente i prezzi sono ancora sopra alla congestione primaria quindi ancora in fase "positiva" di rimbalzo. Nel grafico allegato vi sono evidenziate in modo chiaro le zone di lavoro dove i prezzi hanno trovato il "confronto" tra compratori e venditori : siamo tornati nella "zona di nessuno " : oggi ci saranno i payrolls ( importanti) e vedremo quale sarà la zona dei prezzi che il mercato stabilirà "come equilibrio" alla luce dei nuovi posizionamenti monetari per capire quale sarà la "tendenza" per i prossimi giorni. Rottura dei massimi e la fuoriuscita dei prezzi dalla congestione di cui ho parlato nella precedente analisi. Il mercato ha preso la direzione rialzista. D'altronde la continua chiusura degli Open Interest sul future ( vedi allegato) lasciava intravedere gli alleggerimenti fatti sulle coperture durante la discesa. Questo ha prodotto la classica diminuzione di volatilità implicita e le posizioni aperte in opzioni durante la discesa hanno già dato oltre il 50% del loro massimo payoff.
A livello grafico siamo su una bella zona di resistenza a 4600 punti , supportata dalla classica estensione del 61.8% di fibonacci sul rimbalzo in atto ( 61.8% ultima chiamata per i ribassisti, pena la prosecuzione del rialzo) e anche dalle posizioni monetarie degli OI : la funzione di ripartizione ci indica chiaramente che fino a 4600 punti circa rimarremmo ancora in zona "neutra" , oltre il 35% di ripartizione scatterebbero nuovamente le ricoperture sulle tante call messe a mercato dagli operatori anche in questi giorni e ripartirebbe il trend rialzista primario. Io a questo punto , osservate le movimentazioni e la ripartizione sono cauto e propendo per una modalità "attendista" cercando di vendere valore temporale sulla parte estrema degli OI in call , comprando con prudenza anche una zona "cuscinetto" per ammortizzare l'eventuale drow down in quelle che chiamo le eventuali "sbavature" di prezzo. Rimane inalterata l'analisi fatta in data 24/01/2022. In seguito alle oscillazioni , anche violente in intraday, della settimana sull'indice SP500 si riescono a stabilire meglio i livelli di intervento e/o di "pericolo" .
La congestione dei prezzi dell'ultima settimana è andata a lambire dei minimi a 4212 punti , sotto i minimi delle precedenti congestioni intorno a 4250 punti e al grosso livello di volumi fatto nella zona 4260/4270 ( vedi allegato analisi del 24/01/2022) il mercato ha prontamente reagito configurando una candela rialzista che ha riassorbito tutti gli eccessi e ha riportato i prezzi entro i volumi/range delle due precedenti fasi di congestione/accumulazione facendo registrare un massimo nei rimbalzi a 4447 punti. Visualizzando i livelli di fibonacci dai minimi del 2020 possiamo notare che questo storno salutare dei prezzi è arrivato a malapena sul 23.8% di fibonacci ( neppure il classico 38.2% di tutta la salita )quindi nel mercato , malgrado un innalzamento della volatilità ( classico nelle fasi di ritracciamento) non vi è affatto alcun panico evidente. Questa congestione di circa 230 punti è ora determinante per vedere che direzione prenderà il mercato poichè, alla rottura di uno dei due estremi si potrà configurare una proiezione dei prezzi uguale all'ampiezza della congestione stessa. I livelli intermedi sono delineati nella analisi del 25/01/2022 con i relativi livelli di swing e sviluppo di volumi. Gli Open Interest non hanno subito modifiche sostanziali dopo l'apertura di tante call in concomitanza dello storno , trasformate in OI sui livelli piu' importanti dell' eventuale rimbalzo ( strike 4500 4550 4600 call ) e aumento di OI nello strike 4200 in put ma anche 4000. Come si puo' notare il mercato delle opzioni ha ben chiari i livelli chiave e sappiamo bene come viene utilizzato il derivato in copertura quando si arriva su quegli strike SEMPRE guardando in concomitanza la funzione di ripartizione che ci indica in quale "momento" del movimento siamo e l'aumento e/o diminuzione degli Open Interest sul derivato stesso. Ora la funzione di ripartizione è in zona di neutralità che rappresenta chiaramente l'area di prezzi in cui si trova l'indice, quella che io ho sempre definito "la terra di nessuno" , zona di prezzi dove il mercato non ha chiara la direzione da prendere e sta cercando un nuovo livello di equilibrio dei prezzi in seguito alle modifiche ( rialzo tassi , balance sheet ) macroeconomiche fondamentali programmate dalla Fed cercando di capire che impatto avranno sulle varie asset class. Dopo la forte correzione di ieri e il rimbalzo dovuto alle ricoperture il mercato cerca di trovare dei valori di equilibrio. I livelli piu' importanti in cui i prezzi hanno cercato accettazione nei ribassi e anche negli swing del rimbalzo sono 4327 come primo livello di supporto; 4282/4294 zona fondamentale di volumi che determina la base della Value Area sviluppata ieri : la perdita di questi livelli porterebbe i prezzi verso i minimi toccati ieri a 4212.
Nei rimbalzi porre attenzione ai livelli di prezzo 4406.75 e 4427 rispettivamente chiusura e massimi di ieri, in seguito 4455, grosso Poc sviluppato il giorno 21/01/2002 e il principale punto di approdo per una prosecuzione del rimbalzo che troverebbe approdo in area 4525 /4545 . La correzione in atto è stata veloce ed impulsiva. La IV è salita su tutta la chain delle opzioni in debita proporzione quindi la discesa è stata accompagnata da vendite "strutturate" e non in modo irrazionale , vista la notevole performance fatta dagli indici USA una correzione era auspicata.
Oggi suppongo arriveremo , con le notizie dei "venti di guerra" tra USA e Russia su quello che viene definito un buon supporto a livello grafico. Per coloro che "disdegnano" l'Analisi Tecnica allego un grafico che fa capire meglio la logica di un "supporto". Le due aree di congestione che hanno poi portato ad un ulteriore rialzo dei prezzi fino a toccare i massimi sull'indice SP500 sono state accumulate con molti volumi e il nuovo interessamento dei prezzi di queste zone ( area 4270 punti) è molto importante per poter costruire un approccio strategico sui mercati sia con opzioni sia con strumenti lineari. Una correzione del 10% con un approdo sul supporto importante potrebbe bastare per innescare un rimbalzo dei prezzi ( non necessariamente la fine della discesa) . Questo perchè , anche osservando gli OI vediamo come la funzione di ripartizione sia arrivata intorno al 30% su questo ribasso ; oltre questo livello , ( vi riporto alla sezione didattica sugli OI ) si innescherebbero ulteriori coperture col future e partirebbe una nuova gamba di ribasso: viceversa l'allentamento delle coperture col future produrrebbe , come piu' volte descritto negli anni, degli sqeeze che produrrebbero un abbassamento della IV ed un rimbalzo del sottostante. I successivi livelli sarebbero la zona 3950/4000 quindi utilizzero' quegli strike per vendere volatilità implicita in delle semplici costruzioni lunghe di delta e corte di vega. Col future inizierei a comprare la zona 4270 per un rimbalzo in prima istanza sui 4340 punti poi al gap lasciato a 4390 punti. Forte partecipazione dei future in copertura segno che gli ingressi non andrebbero anticipati senza prima vederne un alleggerimento della componente stessa ma sappiamo bene come l'incremento della volatilità implicita sulle otm va sfruttata sui forti ribassi perchè basta una piccolo alleggerimento sui future per perdere il vantaggio iniziale dato dalla vendita. Questo il quadro complessivo, ad ognuno la sua scelta ( anche di stare fermo) in base alla propensione al rischio e al proprio money management. Estenuante salita dell'indice guida che ogni giorno ha inanellato nuovi massimi storici a scapito dei ribassisti che giornalmente auspicano uno storno . Gli Open Interest sono stati posizionati , come fanno ad ogni scadenza tecnica per la successiva , su "strike target" e la dinamica spiegata nella sezione didattica sugli OI ha fatto il resto. Fino a che non si arriva sugli eccessi statistici ( o nei paraggi ) ogni posizione contro trend si è rivelata errata ed è andata in sofferenza . Si legge ovunque ( e io sono d'accordo e lo ribadisco da anni ) che i mercati salgono a causa della enorme liquidità immessa dalle Banche Centrali e dalla mancanza di alternative di investimento ( i bond, naturali antagonisti / alternative dell'equity hanno rendimenti molto bassi ) malgrado i fondamentali in alcuni settori non siano giustificabili ; ma durerà all'infinito questo meccanismo perverso? Ora il tema principale che fa temere ad uno storno/consolidamento ( fisiologico) è l'inflazione in crescita ma il discorso è alquanto complesso. La parziale fuorisciuta dalla pandemia in quasi tutto il mondo ha inevitabilmente portato ad una corsa ai consumi, ad un aumento dei posti di lavoro e ad un aumento fisiologico delle materie prime ma , a mio avviso, questa impennata inflattiva è destinata a fermarsi e a "consolidare" ( da molti economisti è definita transitoria ). I dati delle attività quotate sono migliorati tantissimo rispetto al 2020 ma il rapporto lo dobbiamo fare col 2019 , prima che scoppiassero i lokdown in tutto il mondo. I multipli/margini delle aziende non sono migliorati nella stessa misura in cui le azioni si sono apprezzate ma l'enorme massa monetaria doveva trovare in suo approdo . Non possiamo sapere quando l'inflazione si stabilizzerà , quando le Banche Centrali cominceranno a parlare di tapering ma possiamo guardare scadenza per scadenza giornalmente le posizioni degli operatori a mercato ( e le loro variazioni ) per avere una "bussola" sulla dinamica del percorso .Sappiamo ( storicamente e statisticamente) che ogni tanto i mercati hanno la necessità di "respirare" e prendersi delle pause di consolidamento ; la loro dinamica naturale ( snaturata in larga parte dall'operato delle banche centrali ) non è salire in linea retta e per capirlo ci possiamo avvalere di una minuziosa lettura degli Open Interest. Osserviamo quali sono gli strike piu' gettonati e quali hanno la probabilità statistica di non essere raggiunti per impostare una operatività in opzioni e/o in future da venditore contro il trend principale o vedere quali livelli potrebbero essere indicativi per disinvestire per rientrare a prezzi piu' bassi.
Gli OI oggi mostrano lo strike 4400 call molto gettonato e lavorato intraday con volumi importanti anche dai day trader come pure lo strike a ridosso del prezzo , le 4300 put , dove insistono le coperture inevitabili di coloro che entrano col future a protezione delle call andate ITM ( il 61% evidenziato dalla funzione di ripartizione ) cosi' come di coloro che "coprono" le call andate itm sullo stesso strike. Senza entrare in particolari tecnicismi che a qualcuno possono rivelarsi complicati in sostanza siamo , a mio avviso, in prossimità di un "fine corsa" degli indici e gli strike 4400 e 4450 su settembre cosi' come gli strike 4500 e 4600 su dicembre potrebbero essere difficili da superare. L'operatività che ne consegue è molto personale e dipende dalla propensione al rischio di ciascun investitore, vendere in ladder è sempre meglio per chi è poco capitalizzato e/o vuole ammortizzare il rischio . I mercati in questa salita stanno, come si vede dagli allegati degli OI sulle opzioni , da quelli sul future e dalla ripartizione , coprendo le call andate itm con l'ausilio del future ma da ieri il put/call ratio ha cominciato a diminuire, segno che gli operatori stanno "azzardando" piu' dal lato call. Vedremo nei prossimi giorni se avranno avuto ragione ( come penso ). Ricordiamoci che un mercato laterale favorisce la diminuzione di volatilità implicita prezzata nel premio delle opzioni e il trascorrere del tempo ( il theta) è alleato del venditore non solo per il trascorrere dello stesso ma anche per la probabilità che ha lo strike di essere raggiunto : minore tempo vi è a disposizione minore sarà la probabilità. Le variabili degli strumenti non lineari hanno le loro logiche. Performance stellare dell'indice SP500 che è arrivato senza rifiatare nei pressi della zona di "eccesso" statistico mostrato dalla ripartizione. Come si vede dal grafico allegato la ripartizione è arrivata intorno al 65% sulla scadenza giugno ed il future è stato utilizzato ( insieme all'incremento costante delle put messe a mercato a sostegno dei prezzi nella salita ) , come di consueto , per "coprire" le opzioni call presenti a mercato andate ITM durante la salita. Quello che mi fa supporre che siamo in prossimità di un "fine corsa" malgrado ancora non ci sia alcun segno di debolezza del mercato è la percentuale toccata dalla ripartizione, il gap lasciato in occasione delle feste a 4022 punti e il lap lasciato aperto pochi giorni fa a 4120 ( che è il primo target plausibile ) , seguiti da pochi volumi ( mentre nei gap di fuga i volumi devono aumentare ) nella giornata in cui il mercato stava dando i primi segni di debolezza con una chiusura sui minimi di giornata in negativo. Le scadenza tecniche di venerdi hanno dato sicuramente il loro contributo a tutto questo rialzo. Attenzione ; i segnali di debolezza non ci sono ancora : per i "puristi" dei segnali ( coloro che aspettano le condizioni migliori e le "conferme" ) occorre aspettare che la ripartizione sia veramente in eccesso statistico sul 70% di ricoperture e/o almeno ( per i tecnici dei volumi e grafici ) la rottura del livello di 4154 ( e in seguito dei 4137 altro forte supporto ) per ambire ai 4120 ed in seguito ( ma occorre , come sempre , osservare l'evolversi giornaliero dei contratti OI sulle opzioni e sul future e le nuove posizioni assunte a mercato ) al lusinghiero target dei 4022 in ultima istanza .
Chiusura su nuovi massimi storici per l'indice guida SP500 sebbene i volumi siano sempre molto bassi. Come ho fatto notare diverse volte negli anni l'indice SP500 si muove in congestioni di prezzo laterali ( creando delle zone di indifferenza / accettazione) per poi romperle ( al rialzo o al ribasso proiettando l'ampiezza della congestione ) quasi sempre al rialzo oramai, ndr , per i motivi che tutti oramai sanno, cioè l'enorme massa di liquidità inondata sui mercati dalle banche centrali tramite i QE ed ora pure un pacchetto di sussidi da 1900 miliardi presentato dall'amministrazione Biden per fare ripartire l'economia USA e dare un supporto alla popolazione colpita dal covid. Quindi i mercati saliranno sempre e non storneranno mai ? Cerchiamo di dare dei livelli significativi di prezzo su cui lavorare. Valutiamo la situazione grafica ( allegato 1 ) : la congestione sviluppata dai primi di dicembre ai primi di febbraio è di circa 200 punti ; la rottura dell'area di massimo intorno ai 3875 punti ha portato i prezzi ai nuovi massimi storici a 3923 punti , livello da cui sono partite , complice una fisiologica perdita di momentum , dei ritracciamenti fino a 3876/3878 per decretare il classico pull back ai massimi rotti in precedenza. Questa "abitudine" dei mercati fa capire che i compratori che hanno seguito il rialzo del precedente massimo storico non hanno alcuna intenzione di mollare la presa e il mercato ha " accettato" che quel livello ( da dove sono partiti nuovi acquisti/impulsi ) ora diventasse un degno supporto ( è questa la ratio che spiega la regoletta di AT del pull back e del riconoscimento del livello da precedente resistenza a supporto ). Quindi graficamente possiamo vedere come l'altezza della congestione proiettata al rialzo dia come target circa 4050/4060. Vediamo ora di analizzare le posizioni in OI e vediamo come ( all. 2 ) ci siano tante call distribuite sugli strike 3950 4000 e 4050 . Guarda caso , l'ultimo strike , quello piu' "prudente" per i venditori è sugli stessi livelli target che si hanno con l'AT grafica. Come ho scritto nel precedente articolo di un paio di giorni fa , quelle call sono tante e sono a mercato con un premio medio di circa 50 punti . I volumi dei future in salita in questi giorni sono stati bassi ma gli operatori hanno seguito il movimento con le put aumentandone il numero e seguendo l'ascesa del prezzo dagli strike otm fino allo strike ATM ( all. 2 ) . Vediamo come, nella immagine generale vi sia un grosso livello di put strike 3600 e 3650 ( guarda caso lo storno si è fermato , sui minimi a 3656 punti ) e la prima forte resistenza ( intesa come posizioni reali a mercato da difendere ) a 3950 e a 4000 punti . Ora, mi ripeto ma è un concetto fondamentale , occorre monitorare con attenzione qualora i prezzi provassero a salire sopra il livello di 3950 di SP500 se i volumi del future saliranno e i relativi OI aumenteranno di numero poichè la funzione di riaprtizione ( all.3 ) è sul 46% e sappiamo come sopra al 40% di area di valore statisticamente partano i minitrend fino al 60/70% che rappresenta circa il livello di 4050 punti , allo stato attuale. La volatilità implicita ( IV ) è scesa molto dai livelli degli ultimi 10 giorni in cui si era impennata fortemente in occasione dello storno fino a 3656 , aumento correlato molto probabilmente alla vicenda Game Stop che aveva procurato timori verso un "nuovo caos" indotto da un cambiamento di approccio sul mercato attraverso le WallStreetBets e al suo "controllo" da parte delle istituzioni preposte. A prima vista l'enorme presenza di quelle call potrebbe fare pensare con una osservazione "superficiale" che possa fungere facilmente da resistenza ( vista l'esiguità dei volumi che hanno seguito il rialzo delle ultime sedute) ma attenzione; con gli OI sul future in calo negli ultimi giorni probabilmente vi sono stati molti short sqeeze di chiusura di posizioni ribassiste ma l'aumento delle put nello seguire il prezzo, la ripartizione sopra il 40% mi fanno stare molto guardingo e conscio che l'utilizzo di un buon money management ( Position size in primis e Risk management poi ) sia fondamentale in questa delicata fase. L'utilizzo degli strike target per vendere vega comprando delta potrebbe essere la soluzione migliore per approcciaree il mercato visto che il vega sulle call è il vega "buono" e impensierisce meno di quello in put. Chiaramente prediligo la scadenza giugno dove si approccia il vega sullo strike 4200/4250. L'indice guida è arrivato a lambire , seppur con pochi volumi come in questi giorni, lo strike piu' grosso a mercato, le call 3950 dovesi trova una forte concentrazione monetaria ( vedi allegato 1 di OI ). Ricordiamoci che queste call sono apparse improvvisamente in grande numero all'inizio del mese di febbraio e hanno come prezzo medio da considerare un premio a mercato di circa 45/55 dollari . Noi sappiamo che non necessariamente i venditori "debbano" entrare subito in copertura. Se i venditori fossero i "grossi" avrebbero l'interesse a respingere i prezzi , quindi visto dove si trova la funzione di ripartizione si possono fare anche delle ipotesi operative. Ieri diverse call 4000 sono state chiuse e la cosa mi fa pensare che ci fossero dei compratori : ora a 3950 ci si gioca la partita. Attenzione all' aumento dei volumi e dei rispettivi OI sul future; questa osservazione sarà determinante per capire se vogliono "forzare" o meno. Per chi volesse "anticipare" il mercato e tentare un primo approccio deve tenere presente che si andrebbe in eccesso statistico sul 70% che è al momento sui livelli di future di circa 4020/4030 punti. Considerare , a seconda dello strumento utilizzato , ( meglio le opzioni , piu' " duttili" per la gestione di un draw down ) i margini ed il possibile drawdown per un buon money management.
La fine dell'anno si sta avvicinando e con essa molti investitori si aspettano il classico rally di fine anno. Penso che rimarranno delusi.
L'osservazione dinamiche delle posizioni reali a mercato evidenziate dagli Open Interest elaborati denota , sulla scadenza dicembre , un posizionamento "statico" sul livello di 3700 punti e a seguire 3750 punti e 3800 con un numero di opzioni non esageratamente alto. Questo significa due cose : una che gli operatori stanno mettendo si " dei riferimenti" di prezzo ma non in misura importante , quindi anche l'eventuale "attacco" dei compratori su questi livelli di indice produrrebbe delle coperture coi future "leggere" ( come numero) tali da non sostenere delle percentuali di rialzo importanti. L'altra è che la funzione di ripartizione ( leggi cosa rappresenta questo algoritmo nella sezione didattica ) è arrrivata , con la chiusura di ieri a 3660 punti di SP500 ad un livello del 60% di opzioni andate ITM ( vedi immagine allegata 2) ed essendo , statisticamente, il 70/80% il livello che rappresenta degli eccessi di "ricoperture" guardando in proiezione a che livello corrispondono ( vedi grafico allegato) si denota che non ci sia piu' tanto da " spremere" ( in punti percentuali ) sulla scadenza di dicembre. Proprio ieri l' OI ( Open Interest) sul future è sceso leggermente ( vedi allegato 3) , segno che si mantengono le coperture col future ma non si incrementano. Le put aperte fino allo strike 3600 ( vedi allegato 1) fungono da hedging e da copertura dei future long e accompagnano coralmente il movimento, cosi come sempre avviene in queste fasi di rialzo. Il rialzo inizierebbe a compromettersi in caso di diminuzione consistente degli OI sul future . Un suggerimento semplice come approccio : una vendita di call in ratio su marzo , strike a discrezione dai 3800 ai 4000 punti ) , un timido approccio di spread a debito in put otm ( strike 3500 vs 3400 grossomodo ) , una vendita del future sui 3660 punti da incrementare fino a 3750 ( occorre avere molti margini , se fatta coi minifuture o micro future attenzione alle proporzioni della copertura sul nozionale negoziato ) con una copertura statica rialzista +3600 call -3700 call scadenza dicembre. Al minimo accenno di aumento della volatilità implicita (IV) farei una vendita di put sullo strike intorno a 3500 per incassare sopra i 30 punti di premio e dare una copertura al future ( compensando la spesa dello spread ) fino a scadenza di circa 100 punti. |
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Luglio 2021
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