Pero' questa volta è un pochino diverso a mio avviso. Il QE negli USA è finito e l'SP500 è tornato in prossimità dei massimi assoluti. Gli utili delle aziende sono stati in continuo miglioramento e ora sono stabili ( una buona mano l'hanno data i buy back delle azioni societarie non dimentichiamolo ). Il QE implementato da Draghi giovedi scorso è stato determinante per fare tornare il sereno sulle borse europee dopo che avevano perso oltre il 20% da inizio anno. Questa manovra sostiene i mercati ( sia azionari che obbligazionari) ma denota che ci sono problemi di stagnazione dell'economia e di deflazione.
Ritengo , come già detto in altre sedi qualche tempo fa, che i mercati avreanno poca spinta al rialzo qualora tutto vada e prosegua bene e nel migliore dei modi poichè c'è sempre la Fed pronta a seguire il suo programma di rialzo dei tassi che metterebbe un freno alla spinta rialzista e non faranno neppure grandi ribassi sotto i minimi che abbiamo già visto poichè le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali abbiamo visto che non lo permettono. Quindi , come dicevo ad inizio anno , a mio avviso i "manovratori" avranno bisogno di "far fare" improvvisi scossoni al mercato per ricomprare a livelli piu' bassi i loro portafogli ( che a quel punto saranno sottopesati ) cosi' come hanno fatto nel mese di gennaio. Tutto questo fino a che non cambieranno , con le politiche monetarie, le regole di questo "gioco" completamente manovrato.
Tornando alle cose tangibili e all'operatività ecco cosa è successo a fine anno su SP500 e quello che è accaduto tra giovedi e venerdi. I due grafici rappresentano come si sono sviluppati i volumi in entrambi i casi e ci sono forti similitudini sui livelli. La zona di prezzi tra 2012 e 2043 ( dove c'è ancora un gap down da chiudere ) sono state fatte con pochissimi volumi e dovranno essere necessariamente ripercorse e consolidate. In questa settimana ci sono pure le scadenze tecniche e la posizione degli OI indica come lo strike 2000 è il baricentro , 2050 molto trattata quindi "resistenza" e 1950 "supporto" anche se detto cosi' è molto riduttiva la loro "lettura ed interpretazione". Il livello di fibonacci sarebbe sforato nel caso di un ulteriore salita dei prezzi ma, in un movimento di circa 210 punti dai massimi ai minimi , occorre dare qualche punto di tolleranza prima di decretare il totale cambio di tendenza.
E' già successo tante volte. I mercati potrebbe spingere anche a testare lo strike 2050 , e questo dipende dalle posizioni dei grossi investitori , quell'Open Interest è formato da venditori e compratori e chi è piu' "forte" muoverà il mercato nella direzione che piu' gli è conveniente: se è venditore di quello strike i prezzi faranno settlement sotto, se è compratore spingeranno ulteriormente i prezzi ( o fino al momento in cui potrebbero decidere di vendere le opzioni call comprate anche prima del settlement ) e i venditori saranno costretti a "proteggere" col future le opzioni vendute andando lunghi di future ( quindi comprando ) autoalimentando la salita. Alla fine della scadenza tecnica gli indici potrebbero poi ritracciare perchè non piu' soggetti ai "tecnicismi" necessari dalla circostanza.