Come tutti sanno la salita dell'indice è suffragata dalle affermazioni del nuovo presidente USA Trump che ha promesso ( tra le altre cose ) il piu' grande taglio di tasse dai tempi di Reagan riducendo l'aliquota fiscale massima dal 35% al 15%. Questo significa un utile piu' alto per le aziende ; come sappiamo i prezzi delle azioni in borsa sono correlati al loro P/E , cioè il rapporto prezzo utile e piu' è basso questo rapporto piu' sono "appetibili". A mio avviso , con la salita di circa il 9/10 % dell'indice dal momento della sua elezione , queste aspettative sono già in buona parte nei prezzi. I listini USA salgono tutti i giorni con volumi abbastanza bassi pero' con una buona rotazione settoriale che premia ( a giorni alterni ) tutti i settori dei listini principali in una salita corale. L'indice vix , che rappresenta un indicatore della volatilità implicita sulle opzioni dell'SP500 è da mesi sui minimi e non accenna a risalire , segno che non c'è alcuna tensione nè paura di uno storno negli operatori e questa è una cosa che mi lascia alquanto perplesso e dubbioso. La stessa cosa sugli Open Interest scadenza febbraio e marzo che evidenziano posizioni importanti sugli strike 2350/2380 per quanto riguarda le opzioni call e 2250 per le opzioni put quindi un normale "trading range " che si nota abitualmente su ciascuna scadenza mensile. Tutto molto tranquillo e sereno. Oggi la Yellen , la presidente della Fed ha confermato , in una conferenza stampa , l'approccio di una stretta monetaria graduale ma preparando ad un rialzo di tassi il mercato con le sue dischiarazioni. Lo scorso anno , se ben ricordate , queste dichiarazioni di rialzo tassi fatte a fine anno portarono ad un crollo dei mercati repentino a gennaio mentre oggi non hanno provocato alcuna reazione, ( anzi mentre scrivo si stanno aggiornando i massimi storici ) . Probabilmente , anzi sicuramente gli operatori danno piu' valore e piu' aspettativa alle promesse fatte da Trump nei giorni scorsi ( che hanno infiammato i listini) circa l'annuncio di manovre fiscali " fenomenali". Alla luce di queste considerazioni vorrei consigliare prudenza ad andare lungo sui mercati da questi livelli , si corrono , a mio avviso, molti rischi . I livelli di pull back che il mercato dovrà fare sono a 2293 , ( ex massimi rotti al rialzo ) e i supporti principali sono a 2280 ( dove c'è ancora un gap di 1 tik) e a 2262 , livello che ha supportato i prezzi per una nuova risalita : solo la rottura di questo livello potrebbe produrre dei segnali negativi di inversione del trend . Sopra i 2332 ( massimi toccati ieri) ci sono spazi vergini che non permettono di trovare livelli grafici di "approdo" se non guardando le posizioni delle opzioni , ma lasciano il tempo che trovano per fare una analisi accurata. Le eventuali posizioni corte sempre protette e/o strutturate con opzioni , la volta scorsa sulla rottura dei massimi storici si sono fatti circa 60/70 punti di ulteriore rialzo ( circa un 3% , da mettere in conto per un eventuale approccio graduale ad una posizione ribassista).
Voglio dare una "rinfrescata" al blog poichè è tanto tempo che non vengo a scriverci. Il momento mi sembra opportuno. Come si puo' vedere dal grafico allegato l'indice SP500 è sui nuovi massimi storici assoluti ma .....qualcosa non mi convince.
Come tutti sanno la salita dell'indice è suffragata dalle affermazioni del nuovo presidente USA Trump che ha promesso ( tra le altre cose ) il piu' grande taglio di tasse dai tempi di Reagan riducendo l'aliquota fiscale massima dal 35% al 15%. Questo significa un utile piu' alto per le aziende ; come sappiamo i prezzi delle azioni in borsa sono correlati al loro P/E , cioè il rapporto prezzo utile e piu' è basso questo rapporto piu' sono "appetibili". A mio avviso , con la salita di circa il 9/10 % dell'indice dal momento della sua elezione , queste aspettative sono già in buona parte nei prezzi. I listini USA salgono tutti i giorni con volumi abbastanza bassi pero' con una buona rotazione settoriale che premia ( a giorni alterni ) tutti i settori dei listini principali in una salita corale. L'indice vix , che rappresenta un indicatore della volatilità implicita sulle opzioni dell'SP500 è da mesi sui minimi e non accenna a risalire , segno che non c'è alcuna tensione nè paura di uno storno negli operatori e questa è una cosa che mi lascia alquanto perplesso e dubbioso. La stessa cosa sugli Open Interest scadenza febbraio e marzo che evidenziano posizioni importanti sugli strike 2350/2380 per quanto riguarda le opzioni call e 2250 per le opzioni put quindi un normale "trading range " che si nota abitualmente su ciascuna scadenza mensile. Tutto molto tranquillo e sereno. Oggi la Yellen , la presidente della Fed ha confermato , in una conferenza stampa , l'approccio di una stretta monetaria graduale ma preparando ad un rialzo di tassi il mercato con le sue dischiarazioni. Lo scorso anno , se ben ricordate , queste dichiarazioni di rialzo tassi fatte a fine anno portarono ad un crollo dei mercati repentino a gennaio mentre oggi non hanno provocato alcuna reazione, ( anzi mentre scrivo si stanno aggiornando i massimi storici ) . Probabilmente , anzi sicuramente gli operatori danno piu' valore e piu' aspettativa alle promesse fatte da Trump nei giorni scorsi ( che hanno infiammato i listini) circa l'annuncio di manovre fiscali " fenomenali". Alla luce di queste considerazioni vorrei consigliare prudenza ad andare lungo sui mercati da questi livelli , si corrono , a mio avviso, molti rischi . I livelli di pull back che il mercato dovrà fare sono a 2293 , ( ex massimi rotti al rialzo ) e i supporti principali sono a 2280 ( dove c'è ancora un gap di 1 tik) e a 2262 , livello che ha supportato i prezzi per una nuova risalita : solo la rottura di questo livello potrebbe produrre dei segnali negativi di inversione del trend . Sopra i 2332 ( massimi toccati ieri) ci sono spazi vergini che non permettono di trovare livelli grafici di "approdo" se non guardando le posizioni delle opzioni , ma lasciano il tempo che trovano per fare una analisi accurata. Le eventuali posizioni corte sempre protette e/o strutturate con opzioni , la volta scorsa sulla rottura dei massimi storici si sono fatti circa 60/70 punti di ulteriore rialzo ( circa un 3% , da mettere in conto per un eventuale approccio graduale ad una posizione ribassista). I commenti sono chiusi.
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AuthorBiondao Archives
Luglio 2021
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