Facciamo il punto sull' SP500. Nell'ultima analisi ho fatto riferimento ad un indebolimento della struttura rialzista che sarebbe stato confermato con il mantenimento dei prezzi al di sotto di 2465 ; sopra quei livelli ogni idea ribassista sarebbe stata inficiata e cosi' è stato. Come ben sa chi opera da tanti anni su questi mercati quando si nega un movimento correttivo si riprende la strada primaria cioè quella del trend principale per tornare ai livelli da cui era partita la correzione. Il movimento correttivo e il nuovo attacco ai massimi storici ha prodotto una congestione ( evidenziata in azzurro ) la cui proiezione ha un target a circa 2580/2600 punti. Le dinamiche sono sempre le stesse da anni : ci sono diverse tecniche di lavoro sui break out delle congestioni , cosi' come sulle loro "false" rotture per tornare all'interno della congestione di cui parlero' in futuro nella sezione didattica . Ritornando al nostro indice, le posizioni degli OI denotano da tempo un costante rapporto put/call a favore delle put ( vedi immagini allegate ) mai diminuito e questo è sempre sinonimo di rialzo. Ora si vede una forte leg sullo strike 2600 call e altrettanto sulle put 2300 e 2400 . E' nella indole del trader cercare di anticipare il mercato ( lo confesso, io stesso lo faccio a volte ) perché se dovesse partire un ribasso ( causato da fattori esterni geopolitici , quindi improvviso ed inaspettato , quello in cui molti sperano ) sarebbe difficile da seguire con le opzioni put ( si caricherebbero di vega e sarebbero difficile da comprare ), ma anche col future poiché si perderebbe una buona parte del ribasso iniziale e questo è un problema per un trader che rischia di sbagliare il timing ritrovandosi short da dei livelli dove potrebbero ricominciare i rimbalzi , poiché abbiamo visto nel recente passato come il sostegno delle banche centrali ( la grande put dei QE ) abbia indotto subito a ricoperture delle posizioni ribassiste che hanno avuto sempre vita breve. Anche l'indice di ripartizione ci dice che il 38% delle opzioni call andate itm è poco ( a livello statistico ) per decretare una situazione che possa ritenersi "stressata" o ipercomprata. I volumi totali sono bassi, gli OI sul future denotano il mantenimento delle posizioni, il VIX è tornato in prossimità dei suoi minimi storici , ogni giorno si aggiorna un massimo storico su tutti e tre gli indici USA , nessun rischio apparente ; che sia arrivato il momento di iniziare a preoccuparsi , visto che siamo in prossimità di target grafici confermati anche dalle posizioni a mercato degli operatori in opzioni ? La rotazione settoriale sui tre indici ( sui loro massimi storici ) potrebbe essere il "sintomo" che oramai si cerchi qualcosa ( di raro ) che è rimasto piu' a buon mercato e si mantengano titoli che hanno corso tantissimo ma che non si vogliono incrementare ulteriormente a questi rapporti di P/E ?
Andrea
10/8/2017 04:03:05 am
Ciao Biondao, a parte i complimenti strameritati per la competenza e la semplicità con la quale spieghi tanti concetti, volevo chiederti se hai un link o comunque puoi dirmi brevemente come si "interpreta" il rapporto call-put.
Biondao
10/9/2017 12:05:19 am
Ciao, grazie per i complimenti, nessun link. Brevemente in sintesi : nelle fasi rialziste le put sono maggiormente trattate da gli operatori che hanno il sottostante e lo devono coprire, da coloro che le vendono per seguire il trend e incassare premi, da quelli che le comprano pensando ad un ribasso, dagli shortisti che alzano il prezzo di carico . Per le call l'interesse è minore poiché gli investitori hanno in mano il sottostante, gli speculatori provano a vendere premi su strike che ritengono difficilmente raggiungibili per incassare theta e qualcuno che fa covered call per incassare e migliorare la performance della gestione ma sono in minoranza per non andare contro il trend principale. I commenti sono chiusi.
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Luglio 2021
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