Sempre spunti da Arezzo trade.
Il money management può essere applicato utilizzando svariate tecniche e strategie. Dalle più semplici, legate al "buon senso" a quelle più complesse costituite dall'applicazione di modelli matematici.
Regola : non essere sottocapitalizzati.
Importante è avere dei capitali adeguati allo strumento (future o azionario) sul quale ci accingiamo ad operare e non prendere eccessivi rischi.
Questo concetto può essere esposto analizzando un sistema di trading meccanico (Trading System). Supponiamo che il sistema abbia un drawdown massimo storico (ad esempio su 5 anni) di 10.000€. Aprite un conto di trading con i 10mila che il max drawdown vi suggerisce e cominciate ad operare seguendo i segnali che il Trading System vi produce. Supponiamo che dopo poco tempo cominciate a subire una serie di stop-loss consecutivi che vi portano a 2000€ il vostro conto. Adesso la sua efficienza è enormemente diminuita e anche se il sistema ricomincia a produrre buoni segnali, il vostro portafoglio non è più in condizione di lavorare per seguirli. Diciamo che voi ripristinate, a questo punto, i 10mila iniziali ed il sistema incappa in un massimo drawdown. Siete fuori gioco.
Il vostro "fallimento" non dipende dal Trading System che stavate utilizzando. Dipende esclusivamente dal non essere stati adeguatamente capitalizzati per seguire NEL LUNGO TERMINE i segnali che il vostro sistema genera.
Regola : non essere sottocapitalizzati.
Importante è avere dei capitali adeguati allo strumento (future o azionario) sul quale ci accingiamo ad operare e non prendere eccessivi rischi.
Questo concetto può essere esposto analizzando un sistema di trading meccanico (Trading System). Supponiamo che il sistema abbia un drawdown massimo storico (ad esempio su 5 anni) di 10.000€. Aprite un conto di trading con i 10mila che il max drawdown vi suggerisce e cominciate ad operare seguendo i segnali che il Trading System vi produce. Supponiamo che dopo poco tempo cominciate a subire una serie di stop-loss consecutivi che vi portano a 2000€ il vostro conto. Adesso la sua efficienza è enormemente diminuita e anche se il sistema ricomincia a produrre buoni segnali, il vostro portafoglio non è più in condizione di lavorare per seguirli. Diciamo che voi ripristinate, a questo punto, i 10mila iniziali ed il sistema incappa in un massimo drawdown. Siete fuori gioco.
Il vostro "fallimento" non dipende dal Trading System che stavate utilizzando. Dipende esclusivamente dal non essere stati adeguatamente capitalizzati per seguire NEL LUNGO TERMINE i segnali che il vostro sistema genera.
- Il vostro conto di trading, e voi, dovreste essere preparati per un drawdown di almeno il doppio di quello che un back-testing del vostro Trading System vi segnala (e per i profitti, tenete in considerazione la metà di quelli indicati dal back-testing). Nell'esempio precedente, se il draw-down massimo storico era di 10mila €, dovreste avere un conto di partenza di almeno 20mila o più.
- Rischiare, nella singola operazione, solamente una piccola percentuale del capitale a disposizione, preferibilmente non più del 2% del proprio portafoglio. Si possono accumulare delle fortune, nel lungo periodo, anche facendo trading solo con 2-3 contratti per volta. L'importante è sopravvivere abbastanza a lungo per continuare a lavorare sul mercato, senza esserne "spazzati via" (wiped-out).
- Usate stop-orders reali. Inseriteli subito dopo aver assunto posizione sul mercato. Gli stop-loss "mentali" non funzionano! Mantenete il massimo draw-down contenuto (20-25%)
- Limitate il rischio del vostro intero portafoglio al massimo al 20%. In altre parole, se doveste subire stop-loss contemporaneamente in tutte le posizioni che avevate assunto, fate in maniera che vi rimanga ancora l'80% del capitale di partenza.
- Mantenete un rapporto risk/reward ad un minimo di 1:2 e preferibilmente 1:3 o più. In altre parole, se rischiate 1 punto sullo S&P Future cercate di avere un target di almeno 2, meglio 3 punti.
- Siate realistici sui rischi effettivi richiesti per partecipare al mercato di un certo strumento. Ad esempio non sottovalutate il rischio che comporta una posizione overnight in un titolo molto volatile o su uno strumento in leva (leverage) come nel mercato del future dello Standard&Poor's (250$ a punto per il contratto principale, 50$ a punto per il mini)
- Studiate la volatilità del mercato sul quale vi accingete ad operare ed adeguate la dimensione della posizione (position sizing) alle condizioni della volatilità stessa. Assumere posizioni più piccole in mercati altamente volatili. Siate consci del fatto che la volatilità è ciclica.
- Non aggiungete mai posizioni a posizioni che siano in perdita (average down). Se vi trovate dal lato sbagliato, contro mercato, ammettetelo rapidamente e chiudete la posizione. Il proprio EGO spesso è dannoso per il corretto trading.
- Comprendere la correlazione tra i diversi mercati e quella delle proprie posizioni. Se siete "lunghi" su dax e su SP500 non avete 2 posizioni diverse!! Poiché questi mercati sono altamente correlati, in realtà avete UNA posizione lunga di equity 2 volte il rischio di una sola posizione.
- Cercate di bloccare (lock) almeno una parte dei guadagni che state realizzando. Se siete fortunati abbastanza da prendere un movimento sostanzioso in breve tempo, liquidate almeno una parte della posizione. Questa regola è soprattutto valida per lo short-term trading nel quale i large gains sono pochi (uno short term trader difficilmente riesce a partecipare ai grandi swing del mercato, che richiedono più tempo. Lo short-term trader subisce dei piccoli loss ma, di contro, realizza piccoli gain. La sua tecnica gli fa chiudere la posizione sul piccolo swing).
- Più siete traders attivi, più operazioni realizzate e minori dovrebbero essere i rischi per ogni trade. Ovviamente, se fate decine di operazioni al giorno non vi potete permettere di rischiare il 3% su ogni trade-- una giornata negativa potrebbe "spazzarvi via" (se, ad esempio, subiste 10-15 stop-loss di fila il vostro capitale perderebbe efficienza). I traders di lungo periodo, quelli che fanno 5-7 operazioni all'anno, possono rischiare di più su ogni trade (diciamo il 3-5% per operazione). Indipendentemente da quanto siete attivi sul mercato, però, limitate il rischio-portafoglio al 20%
- Prendete il profitto quando la posizione è a vostro favore. Essenzialmente, una volta che il profitto che state realizzando nella operazione ha superato la cifra che corrispondeva al vostro rischio iniziale, chiudete una parte della posizione e portate lo stop-loss sul valore del breakeven.
- Cercate di conoscere il mercato in cui state operando. Regola soprattutto valida nel mercato dei derivati (opzioni, futures).
- Quando avete subìto una serie di loss consecutivi, fermatevi e rivalutate il mercato e la vostra metodologia di lavoro. Il mercato sarà sempre lì ad aspettarvi. Gann riassume il concetto nel suo libro "How to make profits in commodities", pubblicato più di 50 anni fà: "quando realizzate una serie di loss consecutivi, piccoli o grandi che siano, c'è qualcosa di sbagliato in voi, e non sul mercato. Il trend potrebbe esser cambiato. La mia regola è uscire ed aspettare. Studiare la ragione delle perdite. Ricordate che non perderete mai denaro stando fuori dal mercato".
- Considerate l'impatto psicologico del perdere denaro. Al contrario di molte altre regole discusse qui, l'impatto psicologico è difficilmente quantificabile. Ciascun individuo reagisce in maniera diversa. Dovete chiederlo a voi stessi onestamente, "cosa potrebbe accadere se perdessi XYZ Euro? Avrebbe un impatto materiale sul mio stile di vita? Sulla mia famiglia o sul mio stato psicologico?" Dovreste imparare ad accettare le conseguenze legate al subire una serie di stop-loss consecutivi. Emotivamente, dovreste essere completamente consci dei rischi che state assumendo.
- Evitate di far sì che la "speranza" diventi la vostra strategia.