Oramai è chiaro che i market mover , come affermavo ad inizio anno, sono la politica monetaria delle banche centrali ( in particolare la Fed ) e le tensioni commerciali relativamente ai dazi tra USA e Cina.
L'indice SP500 è arrivato in una situazione di neutralità all'appuntamento importante di stasera col Fomc per prendere atto dei verbali della Fed e della eventuale programmazione sui tassi. Il mercato sconta sui Fed Found ora una politica monetaria meno aggressiva che " presumibilmente" si adatterà alle diverse contingenze dei mercati, ( come ha fatto in occasione del crollo dei prezzi troppo impulsivo fino a 2320 punti ), anche se Powel ha voluto dimostrare carattere ed autonomia decisionale, adottando , a seconda della circostanza , un linguaggio piu' o meno compiacente.
Il compito delle banche centrali non è quello di "compiacere" i mercati finanziari ma di mantenere degli "equilibri monetari" e sostenere l'economia del proprio Paese.
Malgrado questo i banchieri centrali sono consapevoli che l'enorme liquidità immessa sul mercato in questi ultimi 9 anni va inevitabilmente " drenata" ma occorre farlo con "tempi diluiti" per non incorrere in errori ( alzare i tassi troppo in fretta ) che potrebbero portare ad una improvvisa frenata dell'economia che potrebbe vanificare le misure finora adottate e togliere "spazio di manovra" .
Tornado alla operatività la congestione tra 2612 e 2677 non potrà durare in eterno e sappiamo bene come funziona la sua proiezione. Oggi allego una immagine sugli OI inedita, fatta con altri parametri, che rileva solamente le posizione nette sui singoli strike in scadenza a marzo ( ps: le scadenze trimestrali sono le piu' importanti da seguire ) .
Si possono notare le forti pile di put strike 2400 e 2500 e sul lato call molto meno evidenti gli strike 2720( prima resistenza già evidenziata ) e successivi. In questi ultimi due giorni sono state chiuse diverse posizioni sulle put 2400 e 2500 anche se restano moltissime posizioni a mercato. Sicuramente sono coloro che hanno venduto volatilità in occasione del ribasso di dicembre ) .E' bene evidenziare/ricordare che l'indice SP500 ha ancora un lap da chiudere a 2448 lasciato in data 3/1/2019 ( vedi allegato ) . PS: i gap e i lap vanno rilevati sull'indice , come ho sempre sostenuto, il grafico del future , negoziando quasi 24 ore ( tranne una piccola sospensione tra le 23 e le 24 ) e' spesso fuorviante per tali rilevazioni che sono importanti , in caso di direzionalità del mercato, come "attrattori" .
Nel classico grafico a candele è evidenziato il percorso dei prezzi e ho evidenziato quali siano state le candele benchmark che sono , nella sostanza, i momenti e i livelli di prezzo dove il mercato ha preso delle decisioni importanti di direzionalità. Sono le candele piu' significative ed è importante saperle rilevare.
Gli OI sul future sono stabili e costanti , altra conferma che il mercato è in trepida attesa dell'appuntamento di stasera con la Fed.
L'operatività in queste fasi di stretto range con supporti e resistenze delimitate in uno stretto range è "relativamente" semplice ( poiché il rischio è definito e limitato ) lavorando sia col future sui supporti e sulle resistenze , sia con le opzioni , sia con la combinazione di entrambi con determinati protocolli di lavoro che possono sfruttare la contrazione di volatilità, preludio , solitamente, alla rottura di uno degli estremi.