Graficamente lo storno partito dai massimi a 2878 anche qualora arrivasse a 2468 , dove è rimasto anche un gap da chiudere, non farebbe altro che correggere il 38.2% di Fibonacci dell'ultima gamba rialzista , quindi tutto nella norma, tutto fisiologico , in un mercato che è salito tantissimo ed ininterrottamente. La velocità e la dinamica degli eventi che lo hanno prodotto ha spaventato molti trader ed operatori specializzati che gridano al crollo come nel 2008. Per ora non ci sono particolari notizie che possono fare pensare ad una simile analogia. Scrissi tempo fa in una chat di amici che il ribasso sarebbe iniziato dai Bond americani e che il rendimento sopra il 2.6% avrebbe prodotto uno storno anche sugli indici azionari , in quanto , il rapporto tra rendimenti dei bond e quello degli azionari è molto guardato dai grossi investitori.
Il movimento di ribasso è stato impulsivo e veloce ed è partito in modo violento da 2730 punti circa. In queste occasioni il mercato si comporta sempre nello stesso modo: le improvvise accelerazioni ribassiste e rialziste ( nelle fasi di ricoperture degli shortisti e di coloro che vanno long) determinano degli swing che sono evidenti sia graficamente , sia nella gaussiana dei prezzi che formano giornalmente. Questi livelli fungono da attrattore dei prezzi che , conseguentemente, vanno a chiudere, come ho sempre spiegato, le zone in cui ci sono stati i famosi " vuoti di volume".
Graficamente la situazione è questa : POC e livello importante sui 2730 ( dove è iniziato il ribasso) altra zona di concentrazione prezzi in area 2637.50 ( confermata dalla dinamica osservata ieri sera in tempo reale dove si sono viste reazioni immediate fino a 2658 , ottime per il trading intraday , prima di essere violata al ribasso ) e il livello di 2580 dove sono stati fatti i minimi di ben 2 giorni. Sotto questo livello , qualora violato , è molto probabile che i prezzi vadano a ricoprire lo spike fatto nella notte del 6 febbraio a 2530.